Proprio così, un campo di grano all’interno della nuova area di Porta Nuova, firmato dall’artista americana Agnes Denes, e seminato con la partecipazione di tutti i cittadini milanesi già dal febbraio 2015. L’opera si collega idealmente al percorso tematico di Expo, prendendo la spiga di grano come simbolo del nutrimento individuale e collettivo. Per chi ha qualche annetto in più questo accostamento non è poi così innaturale, dal momento che, ancora negli anni ’60, a Milano convivevano campagna e tessuto urbano. Certamente con questo esperimento, la città riscopre il piacere di coniugare il progresso con la tradizione; una tradizione fatta di cascine e risaie, di pioppeti e coltivazioni di granturco. Siamo tutti in attesa della mietitura, ed ancor prima dello spettacolo meraviglioso che questo contrasto paesaggistico ci saprà regalare.
Yes, that’s right, it’s exactly what it looks like. A wheat field in the new area of Porta Nuova, designed by the American Agnes Denes, and sown with the participation of the citizens of Milan as early as February 2015. The work is obviously connected to the theme of Expo, with the ear of corn symbolizing the nurturing of individuals and community. For older generations this idea is not so unnatural, since, even in the 60s, Milan countryside and the urban factories lived together in the same city. Certainly with this experiment, the city is rediscovering the pleasure of combining progress with tradition; a tradition of farms and rice fields, poplar groves and crops of corn. We are all looking forward to the harvest, and even before that, to the spectacle that this wonderful landscape we will give.