In vacanza dagli architetti: un ritiro spirituale nella brughiera gallese On vacation with architects: a spiritual retreat in the Welsh moor

Progettata da John Pawson, la  Life House è stata pensata fin dall’inizio con un design moderno e accattivante, la cui volumetria si inserisce ad incastro nella geometria del terreno. La pianta si sviluppa tramite una serie di pieghe autonome sviluppate su due corridoi che, oltre a generare delle ampie vedute interne, permettono di vivere gli spazi in comunità ma di avere la giusta privacy e delle nicchie personali. Ispirandosi alle caratteristiche dei vecchi chiostri monastici e delle case giapponesi tradizionali, l’obiettivo del progettista è quello di creare un rifugio moderno e laico, dove gli ospiti possano sperimentare i benefici dell’introspezione, della solitudine e dell’immersione nella natura. A questo proposito ognuna delle tre stanze da letto individuali segue un tema di contemplazione: musica, letteratura e meditazione nella camera da bagno, il tutto in simbiosi con la brughiera circostante in cui, grazie all’oculata scelta dei materiali, la proprietà sembra sparire. I mattoni scuri delle murature infatti si confondono con la ginestra annerita che circonda la proprietà, mattoni che vengono utilizzati anche all’interno con due soluzioni: sempre scuri nel corridoio che porta alle stanze da letto, come richiamo subliminale all’azione del coricarsi e, in contrasto, chiari nella zona giorno cosi da riflettere la luce e creare un luogo aperto e rilassante per cucinare, mangiare, sedersi e leggere. Il tutto è progettato in uno stile architettonico molto minimale, con pavimenti in cemento lucido e soffitti in abete Douglas, pochi arredi indispensabili e grandi aperture verso l’esterno.

Designed by John Pawson, the Life House was conceived from the outset with a modern and attractive design, whose volume fits interlocking into the geometry of the land. The plan develops through a series of autonomous folds developed on two hallways which, in addition to generating wide internal views, allow you to live in the communal spaces but to have the right privacy and personal niches. Inspired by the characteristics of old monastic cloisters and traditional Japanese houses, the objective of the designer is that of creating a modern and secular refuge, where the guests can experience the benefits of introspection, of solitude and immersion in nature. In this regard, each of the three individual bedrooms follow a theme of contemplation: music, literature and meditation in the bathroom, and all in symbiosis with the surrounding moor in which, thanks to the careful choice of materials, the property seems to disappear. The dark bricks of the walls are in fact confused with the blackened genista that surrounds the property, bricks that are used also indoors with two solutions: always dark in the corridor leading to the bedrooms, as a subliminal call to bedtime and, in contrast, light in the daytime area to reflect the light and create an open and relaxing space to cook, eat, sit and read. Everything is designed in very minimal architectural style, with polished concrete floors and Douglas fir ceilings, few essential furnishings and large openings to the outdoors.

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source: john pawson 

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