Siamo soliti pensare alle sale d’aspetto delle stazioni come a luoghi di passaggio, stretti e mal gestiti. Beh, non a Madrid e non per Rafael Moneo, che sfrutta il progetto di ampliamento della più antica stazione della città come occasione per creare una serra tropicale di 4000 mq, completa di vasche con tartarughe e pesci rossi. Ampliata e restaurata più volte negli ultimi duecento anni, è ammirabile la dedizione con cui si è sempre recuperato l’edificio ottocentesco originario, un vero capolavoro in stile Art Nouveau disegnato ai tempi con la collaborazione di Gustav Eiffel. La struttura leggera e le grandi pareti vetrate hanno permesso una facile riconversione in serra e ora, all’interno dell’edificio, si può trovare un singolare giardino botanico, composto da quattro vasche permanenti che ospitano più di 260 specie di piante esotiche provenienti prevalentemente da Asia, Australia e Sud America. Il contrasto tra vegetazione, matericità e impianti tecnologici moderni contribuisce alla creazione dell’atmosfera quasi surreale che si respira, richiamando turisti, viaggiatori, ma anche semplici cittadini in un’oasi di tranquillità e invitandoli a prendersi una pausa dal caos della stazione e del traffico cittadino. Infatti, complice anche la posizione strategica rispetto agli altri grandi monumenti, la stazione è sempre più frequentata ed è divenuta con il tempo un vero e proprio luogo di ritrovo simbolo, rivelandosi un progetto accattivante, innovativo e migliorativo a tutti gli effetti dell’immagine della città.
We usually think of station waiting rooms as places to pass through, tight and poorly managed. Well, not in Madrid and not for Rafael Moneo, who takes advantage of the expansion project of the oldest station in the city as an occasion to create a 4000 sqm tropical greenhouse, complete with tanks with turtles and red fish. Enlarged and restored more times in the past two hundred years, the dedication with which the original nineteenth century building has always been recovered is admirable, a true masterpiece in Art Nouveau style designed at the same time with the collaboration of Gustav Eiffel. The light structure and large glass walls have allowed an easy conversion to the greenhouse and now, on the inside of the building, a singular botanical garden can be found, composed of four permanent tanks that host more than 260 species of exotic plants primarily from Asia, Australia, and South America. The contrast between vegetation, materiality and modern technological systems contribute to the creation of an almost surreal atmosphere that you breathe, attracting tourists, travelers, but also simple citizens in an oasis of tranquility and inviting them to take a pause from the chaos of the station and the traffic of the city. In fact, thanks to the strategic position with respect ot the other big monuments, the station is always more frequented and has become, with time, a true and proper meeting place symbol, proving to be a captivating, innovative and ameliorative project in all respects for the image of the city.
source: Carlos Aim, Pilàr M. Alaez