Questa luminosa ex fabbrica di cioccolato ha fascino da vendere, uno stile minimal con vibranti influenze scandinave e da quello nipponiche e un tocco very green, come piace a noi: i quadri appoggiati alla consolle per permettere alla parete nera di essere la vera protagonista, ma anche per cambiarli facilmente quando si vuole rinnovare l’ambiente, il delicato equilibrio tra tonalità di bianco e nero e gli accenti più caldi del legno, l’accostamento di leggere tende cipria alla rudezza del soffitto originale in cemento della fabbrica.
A rendere perfetta questa trasformazione non mancano mobili e decorazioni vintage recuperati ai mercatini delle pulci, ma soprattutto il colore pop delle piante, che sistemate un po’ à la japonaise ampliano e colmano allo stesso tempo, per un effetto che non riesce così bene a nessun altro elemento decorativo. L’estetica generale di questa grande casa punta ad un solo obiettivo: regalare una sensazione di tranquillità in un ambiente dinamico e dallo stile unico.
This bright former chocolate factory has charm to sell, a minimal style with vibrant Scandinavian and Japanese influences and a very green touch, as we like it: the paintings resting on the console allow the black wall to be the real protagonist, but also to change them easily when you want to renew the environment.
The delicate balance between shades of black and white and the warmer accents of wood, the combination of light pink curtains to the roughness of the original cement ceiling of the factory. To make this transformation perfect, there is lots of vintage furniture and decorations recovered from flea markets, but above all the pop color of the plants, which are arranged in Japanese style, widen and fill at the same time, for an effect that doesn’t come out as good wit any other decorative element. The overall aesthetic of this large house aims at only one goal: to give a feeling of tranquility in a dynamic and unique style.
Source: domino.com
Foto: Heidi’s Bridge