In the mood for architecture: la Casa Rossa di EXTRASTUDIO Gli architetti portoghesi firmano la Casa Rossa, che ci fa tornare un po' bambini

The red House: La Casa Rossa. Semplice nel nome e nella forma. Essenziale ma tutt’altro che banale. Questo uno degli ultimi progetti firmati EXTRASTUDIO, il gruppo di architetti portoghesi che dal 2003 si fa conoscere grazie a opere in forte dialogo con il contesto e il nostro tempo.

Una cantina recuperata, circondata dal profumato aranceto e baciata da un sole caldo , un po’ polveroso e selvaggio come questa terra. Il tetto spiovente e il profilo lineare ricordano il disegno di un bimbo e il colore completa questa sensazione un po’ onirica.

Il monolitico volume originario è stato alleggerito da una striscia di vetrate che permette alla luce di giungere alla zona giorno, spaziosa e di un bianco accecante seppur accogliente e famigliare. Perchè di una casa mediterranea si tratta e la convivialità ha sempre un posto d’onore qui.

Gli interni bianchi ripercorrono l’idea di una casa vista con occhi infantili e un po’ sognanti, grandi specchi, altezze importanti e disposizione sparsa di oggetti colorati in contrasto con la “tela” bianca di pareti e pavimenti.

Un bambino decisamente prodigioso.

The Red House: The Red House. Simple in name and form. Essential but far from trivial. This is one of the last signed projects of ExtraStudio, a group of Portuguese architects who from 2003 have gained popularity thanks to works in strong dialogue with the context and our time.
A cellar that has been cleaned out, surrounded by the scented orange grove and kissed by a warm sun, a bit dusty and wild like this land. The sloping roof and the linear profile recall the design of a baby and the color completes this little dreamy feeling.
The original monolithic volume has been lightened by a strip of stained glass that allows the light to reach the spacious living area which is spacious and painted a strong white although cozy and familiar. Because it’s a Mediterranean house and conviviality always has a place of honor here.
The white interiors reflect the idea of ​​a home seen through the eyes of a child, large mirrors, important heights, and scattered arrangement of colored objects in contrast to the white “wall” and flooring cloth.
A very prodigious child.

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pics: Fernando Guerra and EXTRASTUDIO

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