Le lampade di Ingo Maurer nascono dai sogni. I sogni che aveva da piccolo, come quello di essere parte di un circo. O dal gioco: Maurer gioca moltissimo con le forme, l’equilibrio, la commistione di oggetti apparentemente diversi e inconciliabili. La stessa mostra a cui siamo andati in occasione del Fuorisalone, è allestita in uno spazio fuori dal tempo, che mescola antico e moderno, sacro e profano. Ci troviamo nella chiesa di San Paolo Converso in piazza San’Eufemia, in quella che è la sede di CLS, uno studio di architettura che quest’anno ha prestato il suo spazio per un omaggio a questo artista dell’illuminotecnica che non smette mai di stupire. Sublime è ciò che desta stupore. La percezione di qualcosa di conturbante, “contro natura” ci affascina. Nelle lampade di Maurer percepiamo che c’è qualcosa di insolito, ma è proprio questo che ci cattura. A volte le idee più innovative nascono dalle cose semplici. Ingo Maurer parte dalla lampadina, dal bulbo nudo e crudo, e crea lampade che sono vere e proprie opere d’arte, capolavori di tecnica e di design.
Forse il lavoro di Maurer si può riassumere con una semplice frase: “What we do counts”.
Ingo Maurer’s are born of dreams. The dreams you had as a child, like running away to be part of a circus. So let’s talk about this game he plays: Maurer works with lots of shapes, balance, mixing apparently different and irreconcilable objects. The exhibition that was held for the Fuorisalone is set in a timeless space, which blends modern and ancient elements, sacred and profane. It’s held in the church of San Paolo Converso in San’Eufemia square, where is also the headquarters of CLS, an architectural studio which last year gave up it’s space for a tribute to Maurer himself. His sublime lamps give off an unusual aura, yet still in within our grasp. Sometimes the most innovative of ideas come from the most basic. Ingo Maurer has taken the light bulb, stark and blank, and has created a real work of art.
Perhaps Maurer’s work can be summerized with this simple phrase: “What counts is what we do.”
Foto: Angelisa Balzani per inthemoodfordesign