Love Hotel… Immaginate la stanza di un albergo a ore, un artista, una committente originale e la parola Amore. La committente è Suzanne Oxenaar, imprenditrice olandese, che insieme ad Otto Nan ha fondato il Lloyd Hotel & Cultural Embassy. L’artista è Pieke Bergmans, a voi già noto per le sue opere “fluide”. E l’albergo a ore è il Llove Hotel di Tokyo, un albergo pensato per soggiorni di breve durata e per incontri occasionali. Sembrerebbe dalle premesse un tema squallido, eppure, grazie alle visioni ed alle interpretazioni di Pieke Bergmans, il risultato ci sa sorprendere ed incantare. Bergmans infatti, ricevendo l’incarico, ha saputo interpretare in modo molto appassionato il concetto di Amore. Ha immaginato uno spazio in cui si potessero avvicinare i cuori non solo i corpi; un luogo in cui prendesse vita l’aspetto della “com – passione”. Ecco che gli oggetti di uso comune assumono forme che evocano l’incontro e la fusione, in un’atmosfera in cui la luce è l’elemento interpretativo principale.
Love Hotel … Imagine a seedy motel, an artist, an original commissioner and the word Love. The buyer is Suzanne Oxenaar, Dutch entrepreneur, who together with Otto Nan has founded the Lloyd Hotel & Cultural Embassy. The artist is Pieke Bergmans, who you already known for his “fluid” works. And the motel is Llove Hotel Tokyo, a hotel designed for short stays and for casual encounters. It might appear a shady premise, yet, thanks to the visions and interpretations of Pieke Bergmans, the result is surprising and enchanting. Bergmans actually, has been able to interpret the concept of passionate love. He imagined a space where you could bring hearts, not only bodies; a place where life would take the appearance of “com – passion.” That is how everyday objects take on forms that evoke meeting and merging, in an atmosphere where light is the main element of interpretation.